Il Riflesso Auricolo-Cardiaco
Un argomento molto dibattuto in Agopuntura Auricolare ed ancora carente di ricerche di base e di osservazioni cliniche è il Riflesso Auricolo-Cardiaco (RAC) o, come è stato chiamato in inglese, Vascular Autonomic Signal (VAS).
Questo riflesso cutaneo-vascolare, di cui aveva già parlato Paul Nogier nel suo storico libro del 1969, consiste nell’indurre delle variazioni d’ampiezza del polso (in più o in meno) toccando o illuminando con luce bianca determinate zone del padiglione auricolare.
Il fenomeno è stato poi studiato, soprattutto da parte dei Francesi, con l’uso di filtri di diverso colore e di frequenze diverse di stimolazione elettrica, tanto che sono state trovate almeno 7 zone dell’orecchio in cosiddetta risonanza con altrettante parti del corpo.
L’applicazione clinica del metodo ha generato l’Auricolomedicina, termine oggi contestato in Occidente, che, a differenza della Auricoloterapia, non è mai stata accettata da parte dei Cinesi.
Il fenomeno però esiste e chiunque può evocarlo con un po’ di pratica, illuminando il padiglione o toccandolo con la punta di un palpeur.
Ciò che è mancato in tutti questi anni è l’oggettivazione strumentale e, soprattutto, uno studio sistematico del fenomeno. Il Dr. Anthony De Sousa, responsabile dell’insegnamento dell’Auricolomedicina presso il Groupe Lyonnais d’Etudes Médicales (GLEM) fondato dallo stesso Paul Nogier, nel suo editoriale “Ou en sont nos connaissances sur le RAC en 2012?” (Annali 2010-2011, pag. 55-57) conclude con franchezza che: “Attualmente abbiamo, da una parte, una comprensione corretta del segnale vascolare da un punto di vista teorico, dall’altra, un accumulo di risultati sperimentali interessanti che testimoniano con certezza l’esistenza di una variazione della forma dell’onda sfigmica associata alla risposta vascolare e correlata alla sua percezione manuale. Da un punto di vista strettamente scientifico, tuttavia, questi risultati sono troppo tenui e non sono ancora in grado di essere trasformati in una validazione scientifica sufficiente né di essere sfruttati a scopi clinici”. Un atteggiamento pragmatico e non dogmatico è comunque importante quando si studia un fenomeno clinico complesso come il RAC.
Una proposta interessante è venuta dal Dr. Dominik Irnich, titolare dell’ambulatorio di Terapia Antalgica dell’Università di Monaco e responsabile della formazione in agopuntura dell’Associazione Tedesca dei Medici Agopuntori (DAEGFA). La DAEGFA, in collaborazione con l’Accademia Tedesca di Auricolomedicina (DAA), sta organizzando un seminario sull’argomento che si terrà il 10 maggio 2013 a Bad Nauheim, bella località termale vicino a Francoforte. I relatori del programma ancora provvisorio sono i seguenti:
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Gleditsch J. - La diagnosi auricolare con la “Very Point Technique”
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Romoli M. - L’identificazione delle cicatrici attive con il RAC nei disturbi posturali
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Moser R . - Dimostrazione scientifica del RAC
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Bahr F. - Studio in doppio cieco del RAC
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Riehl G. - Diagnosi e terapia delle neuropatie in agopuntura auricolare
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Strittmatter B. - Ricerca focale mirata attraverso l’agopuntura auricolare
Marco Romoli