L’agopuntura in cosa consiste, come si realizza questa metodica?
La Commissione delle Medicine Non Convenzionali dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, di cui faccio parte, presenta l’agopuntura con una stringata definizione che sottoscriviamo con minima variante:
L’agopuntura è metodica terapeutica della medicina cinese che si avvale della stimolazione di specifici punti cutanei mediante la temporanea infissione di aghi al fine di ripristinare funzioni organiche alterate.
La scarna sintesi è quanto mai opportuna in una metodica che da sempre conosce ampie e profonde distanze fra le varie Scuole MTC, si pensi alle Cento Scuole di Zuangzi, e vale notare come ognuna di esse abbia le sue tradizioni e i suoi riferimenti, i suoi seguaci e i suoi risultati positivi.
L'agopuntura è un trattamento non uniforme, in essa vengono utilizzati approcci di ogni genere, moderni, fisiologici, tradizionali, e a seconda di come essa viene effettuata, i risultati ottenuti possono essere diversi.
T Lundeberg, I Lund, A Sing, J Näslund
In pratica, grande diversità nel numero e nella frequenza di trattamenti in un ciclo di agopuntura, altrettanta diversità nell’importanza dedicata al colloquio come ai singoli altri metodi diagnostici, altrettanta diversità tanto nella frequenza e numero medio di aghi impiegati nel singolo trattamento, quanto nelle modalità della puntura, profondità dell’inserimento, manipolazione, tempo di permanenza, tecniche di tonificazione e dispersione e, venendo agli aghi-spessore, lunghezza, materiali-, l’identica estrema diversità, che nella misura tradizionale è complementarità e ricchezza culturale, non contraddizione e povertà come risulta nella misura moderna, e ogni Scuola ritiene di seguire la via corretta perché quella via è nella natura stessa della Scuola e perché quella via fornisce buoni, ottimi risultati terapeutici. Si evidenzia così il vero straordinario talento dell’agopuntura, metodica medica che prevale sui modi di praticarla, è questa la ricchezza che non è stata ancora appieno compresa, e questa è la prima delle Leggi VMC della pratica dell’agopuntura.
Leggi VMC, Vera Medicina Cinese, della pratica dell’agopuntura:
• Legge VMC della prevalenza dell’agopuntura
L’agopuntura prevale sui modi di attuarla.
L’agopuntura è cioè unitaria medicina integrale, al cui confronto la medicina moderna, quando di tanto in tanto si picca di derivare proprie singole metodiche da inesistenti bilance fra spuri stralci terapeutici estrapolati da corpi dottrinari antichi sviliti, al più si rivela non altro che dissociato tentativo di medicina integrata. Mi rendo conto che questi due termini Medicina integrata e Medicina integrale e le loro relazioni chiedono una specifica. Basti notare come la Medicina integrata si svolga unicamente in houtian, il Cielo Posteriore, ove si prova ad integrare terapie diverse al fine curativo. La Medicina integrale, e quindi l’agopuntura, si svolge invece nella coincidenza dei Due Cieli, houtian, il Cielo Posteriore, e xiantian, il Cielo Anteriore, ove fa convergere l’unità trinomia formata dal terapeuta, dal paziente, e dallo scenario in cui essi sono calati, ovvio come ogni agopuntore interagisca con il paziente mediante il modo che lo contraddistingue, e il paziente pure, e la viva matrice cosmica pure.
L’agopuntura utilizzata attualmente non è un trattamento standardizzato e probabilmente diverse tecniche di agopuntura possiedono la capacità di indurre effetti clinici di trattamento significativi rispetto alle condizioni in trattamento.
T Lundeberg, I Lund, A Sing, J Näslund
Considerando ora la legge VMC della prevalenza dell’agopuntura sui modi e sui metodi di attuarla, va chiarito come essa vada contestualizzata da un’evidenza a ben vedere già presente in realtà nella definizione stessa di agopuntura, che essa è puntuale metodica medica e quindi necessita di essere praticata all’interno di un preciso e adeguato compendio medico, e quindi secondo un metodo compiuto, e da un agopuntore. Ne deriva la seguente regola.
• Legge VMC della definizione di agopuntura
L’agopuntura è tale quando l’atto agopuntorio sia praticato secondo una precisa metodica inerente a un compiuto compendio medico da un agopuntore in esso appieno formato.
Si tratta quindi ora di definire che cosa si intenda per agopuntore formato. Come visto, vari e differenti sono i metodi e i modi agopuntori, dato che Scuole diverse impartiscono insegnamenti diversificati che muovono dall’unitaria radice tradizionale, centrale è però in ogni Scuola l’attenzione all’adeguata formazione dell’allievo, e in ogni agopuntore l’esperienza di essere compiutamente formato, scienza e coscienza. Ne viene la regola.
• Legge VMC della formazione in agopuntura
L‘agopuntore è formato quando si senta adeguatamente ferrato in agopuntura, quanto a scienza e arte e coscienza, quando cioè egli si senta esperto quanto ad un compendio medico atto a contemplare l’agopuntura fra le proprie metodiche, si senta orizzontato e direzionato quanto al processo curativo a riguardo, abbia chiare le inerenti coordinate quanto alla propria Scuola di formazione e ai propri capiscuola e Maestri, se ne senta fidato interprete e quindi ne sia portatore di lignaggio.
Il prioritario riferimento al compendio e alla formazione MTC chiarisce l’importanza della conoscenza e della comprensione nella pratica agopuntoria, e introduce un’ulteriore legge, che ne rappresenta il denominatore comune.
• Legge VMC della conoscenza e della comprensione in agopuntura
L’atto di agopuntura è espressione e manifestazione di conoscenza e comprensione, e su di esse si fonda.
In relazione alle diverse vie della pratica dell’agopuntura, la conoscenza e la comprensione che le sottendono possono essere di tonalità e ordini anche differenti e distanti, accademiche come alchemiche, empatiche e viscerali come razionali come sovra-razionali, in ogni caso però la conoscenza e la comprensione sono la radice e il modo del trattamento di agopuntura, che non ne può prescindere senza venirne profondamente alterato. E’ quindi scorretto e errato un atto medico che non si radichi nella conoscenza e nella comprensione, o almeno nella tensione e nel tentativo di conoscere e comprendere. In mancanza di ciò, il risultato clinico dell’atto medico ne risentirebbe, risultando fuorviato e fuorviante. Si tratta di affermazioni su cui credo tutti concordino, ma si valuti con occhi chiari gli attuali modi della sperimentazione medica moderna, la ricerca scientifica in doppio cieco, ove l’ignoranza del reale stato delle cose diviene l’ irreale assioma fondamentale, alienato protocollo cui sottostanno sia il medico che il paziente. Ci si disponga quindi a valutarla criticamente, mai dimenticandone, oltre agli indubbi meriti, gli altrettanto certi demeriti nei confronti dell’antica arte.
Carlo Moiraghi
Bibliografia:
Moiraghi C. Il libro della medicina cinese. Fabbri. Milano, 2000-2004-2011
Moiraghi C. La pratica della Vera Medicina Cinese. Jaca Book. Milano, 2010
Moiraghi C. La Vera Medicina Cinese e la Cina di oggi. Jaca Book. Milano, 2013